Ferro Decapato

Liscia o graffiata? Architetti e Designer: che lavorazione preferite?

Ferro Decapato

Perché a volte un graffio non è un difetto

DIFETTO DI FABBRICA? – A volte mi capita di realizzare finiture un po’ border line, dove il confine tra il “difetto” e la reale richiesta del cliente è sottile e di difficile interpretazione. Come mi ha consigliato un amico, chiedersi “Lo vorresti a casa tua?” è, banalmente, un buon discriminante per non incappare in malintesi.

Il tema di oggi riguarda il ferro decapato, altra parola piuttosto inflazionata. Devi sapere, innanzitutto, che non è una finitura bensì un trattamento superficiale eseguito sui metalli (ma anche sul legno) per rimuovere strati di ossido (calamina) e ruggine, alla scopo di preparare il materiale per altri trattamenti successivi (es: verniciatura).

Come nel caso del ferro nero calamina (vedi articolo precedente) è possibile applicare una verniciatura trasparente allo scopo di ottenere, come risultato finale, una finitura che risalti al massimo la materia prima.

Tuttavia, bisogna considerare una cosa fondamentale: il ferro decapato, al suo stato originale, non è privo di imperfezioni e presenta spesso difetti come graffi o strisci che, con la sola verniciatura trasparente, potrebbero essere messi ancor più in risalto.

Nella mia esperienza, quando ho avuto a che fare con progetti di questo tipo, mi sono confrontato spesso con architetti e interior designer cui non dispiaceva per niente questo effetto che, agli occhi di qualcuno, potrebbe risultare come un “difetto di fabbrica”.

L’alternativa è di chiedere al “fabbro” di levigare la superficie allo scopo di eliminare questi difetti. In questo caso ricordati che l’azione meccanica è una lavorazione aggiuntiva e il risultato finale sarà diverso da quello del “ferro” grezzo.

QUESTIONE DI STILE – Più bello o più brutto?

Questione di gusto personale, di stile, di significati che si vogliono comunicare, di impressioni ed emozioni che gli ambienti devono veicolare. Da una parte si lascia intatto il materiale facendo risaltare al massimo la materia prima, dall’altro si predilige una superficie più omogenea e uniforme.

Ogni volta che mi ritrovo davanti a queste lavorazioni mi faccio la stessa domanda: “Lo vorresti a casa tua?”. La mia scelta, per ora, è sempre andata su una lavorazione levigata, priva di graffi e uniforme. Ma, ripeto, è esclusivamente un gusto personale.

Ricapitoliamo:

– Il ferro decapato è il risultato della rimozione della calamina presente dopo il procedimento di lavorazione a caldo del metallo.

– È possibile trattare con una verniciatura trasparente questo materiale allo scopo di ottenere una finitura che esalti il metallo grezzo alla base.

– Il metallo “base” presenta sempre delle imperfezioni che possono essere lette dal cliente in due modi: come difetto di fabbrica oppure come testimoni dell’esclusività della materia prima.

LA SOLUZIONE? – Chiedere al fabbro dei “lamierini campione” lavorati secondo le due diverse soluzioni (decapato e verniciato direttamente o levigato e poi verniciato) è la via più corretta per valutare e poter scegliere secondo il proprio gusto.

Credimi, chiedere dei campioni delle lavorazioni è il modo migliore per toccare con mano il risultato finale.

Ogni volta che mi viene richiesta una lavorazione particolare sul metallo, parlo con il cliente per assicurarmi che sia esattamente ciò che vuole. Spesso propongo un campione e, qualche volta, mi viene risposto che “non serve”. Poi, a lavori fatti, leggo lo stupore nei suoi occhi mentre osserva il risultato di quella lavorazione (per fortuna, lo stupore è quasi sempre in positivo).

Ho capito che spiegare non basta e bisogna toccare con mano!

Oggi, spero, ho fatto un po’ di chiarezza su questa importantissima lavorazione che è il decapato. Scegliete il vostro stile e, se volete esserne certi, fatevi lasciare dei campioni.

Buona scelta!

Se vuoi chiedermi qualche informazione in più, non esitare a contattarmi, ti risponderò al più presto.

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Manuele Perlati