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Sai cos’è l’ingegnerizzazione? No? Eppure ti riguarda molto da vicino, scopri perché…

 

Ingegnerizzazione arredi per negozi - Penta Systems

Come velocizzare i tuoi progetti (e risparmiare) grazie a una organizzazione efficiente

In questo articolo voglio parlarti dell’importanza di una progettazione efficiente e di un sistema industriale flessibile per sviluppare i tuoi progetti di arredo. A quale scopo? Per aiutarti a scegliere il prodotto migliore! Sei pronto? Andiamo.

Il primo punto che voglio sottolineare è la Filiera Corta.

LA FILIERA CORTA  

Cosa significa “filiera corta”? Non è proprio la stessa cosa del “Chilometri zero” nell’agricoltura ma quasi. Significa che tutto, o almeno la maggior parte, del processo che va dalla materia prima (ad esempio, nella mia azienda, le lastre di ferro) al prodotto finito (ad esempio, un arredo completo) è gestito all’interno della stessa fabbrica.

Avere all’interno di una stessa azienda il controllo di tutto il processo è un indiscutibile vantaggio. Ma un vantaggio per chi? Soprattutto per il cliente, per te! Sì, perché sai in ogni momento qual è lo stato delle lavorazioni del tuo prodotto. Sono più facili le modifiche in corso d’opera e l’assistenza operativa. Hai più chiaro quale sarà il risultato. E poi, si riducono costi e tempi. E questo, la riduzione di costi e tempi, introduce il secondo tema: l’ingegnerizzazione.

INGEGNERIZZAZIONE

Conosci la definizione di ingegnerizzazione? Ne ho già parlato in un post precedente. Mi perdonerai se riporto nuovamente la definizione di Wikipedia.

L’ingegnerizzazione è necessaria a portare piccole correzioni al progetto iniziale, con l’intento di migliorarne le caratteristiche ma, nel contempo, mettere in pratica le soluzioni tecniche migliori, volte a ridurre al minimo il tempo necessario all’assemblaggio nella futura fase di produzione, nonché agevolarne l’eventuale manutenzione. In questa fase si sceglie anche quale aspetto dare al prodotto, per renderlo di massimo gradimento all’eventuale acquirente.”

Tradotto: è con l’ingegnerizzazione che il tuo prodotto diventa più bello/meno bello, più costoso/meno costoso e perfino più sicuro/meno sicuro. Ma cos’è questa ingegnerizzazione allora? Potremmo definirla la progettazione “produttiva”. Riguarda la traduzione dei progetti di un architetto o designer in istruzioni pratiche per poterli produrre.

LA DEFINIZIONE 

Proviamo a scomporre questa definizione.

“Piccole correzioni al progetto iniziale”

Il tuo progetto è perfetto così com’è, certo. Ma anche se l’idea è stupenda, la pratica non va sempre di pari passo.

Quell’elemento bellissimo che ti piace tanto magari si può fare in due modi: uno è esattamente identico al tuo disegno. Tieni conto, però, che per farlo servono dei mesi e il costo è molto elevato.

Ma si può fare anche in un modo leggermente diverso, con una differenza estetica minima, nella metà del tempo e con la metà del costo. Cosa scegli? Dipende! Giusto, dipende dal tipo di lavoro. Ma solo l’ingegnerizzazione ti può dare il riscontro reale del tuo progetto e aiutarti a scegliere a seconda delle tue esigenze.

Ridurre al minimo il tempo necessario all’assemblaggio … nonché agevolarne l’eventuale manutenzione

Proprio così. Di tanti modi diversi per dare vita a un tuo progetto ce ne sono di più efficientie di meno efficienti. Una ingegnerizzazione ben fatta rende il tuo prodotto più efficiente, meno costoso e più pratico. Anche da montare!

Quale aspetto dare al prodotto per renderlo di massimo gradimento

Il tuo progetto magari è studiato fin nei minimi particolari. Ma ciò che riguarda le lavorazioni è un aspetto di cui si occupa il produttore. Magari a te basta che quel pezzo sia verniciato con un colore specifico. Ma non hai l’idea esatta di come potrebbe essere al tatto. Può darsi che sia un aspetto importante e solo il produttore potrà consigliarti, per esempio, se esistono alternative identiche alla vista ma diverse al tatto. Questo è solo un esempio, ma ce ne sono molti altri.

UN CASO STUDIO 

Per farti capire l’importanza di una buona ingegnerizzazione (e di come mettere in atto lavorazioni alternative, simili alle originali, ma meno complesse) ti riporto il caso di un ultimo format per negozi di cui ci siamo occupati.

Ci è stata commissionata la produzione di un nuovo format di punti vendita di un marchio di abbigliamento. Dopo aver ricevuto i progetti, ci siamo messi ad analizzarli. Abbiamo proposto diverse, piccole, modifiche. Il cliente le ha accettate. Il risultato? Abbiamo ridotto i costi del 20% rispetto al progetto iniziale. Ovviamente, mantenendo inalterate estetica e funzionalità. Nel caso specifico, ci siamo concentrati nel migliorare l’assemblaggio, quindi:

– Minori costi logistici: abbiamo realizzato elementi smontabili, facili da immagazzinare e trasportare

– Ridotti costi di manodopera: abbiamo concordato di sfruttare le maestranze già presenti in cantiere (grazie a istruzioni di montaggio semplificate che hanno facilitato l’assemblaggio)

In conclusione: un buon progetto è una base di partenza ottima. La produzione dovrà esserne all’altezza. Il tramite si chiama “ingegnerizzazione”.

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Vuoi abbassare i costi? Non sacrificare la qualità, concentrati su ciò che è efficiente. Un aiuto dalla metodologia giapponese del “Lean Thinking”. Ecco come fare.

Lean Thinking applicato alla produzione di arredi per negozi

Alzi la mano chi non conosce il principio di Pareto o “legge 80/20”! Rispolveriamolo. Si tratta di un principio della statistica secondo cui “il 20% delle cause provoca l’80% degli effetti”.

Le implicazioni di questo, come potete immaginare,sono moltissime. Di base, la cosa più importante che ci insegna è che si possono rendere le procedure molto più efficienti.

Come? Concentrandoci sul 20% di cose importanti da fare. Questo permette di fare le cose meglio e facendole costare meno.

Un principio fondamentale anche nella vita di tutti i giorni. Concentratevi sul 20% che è importante per voi e lasciate andare l’80%!

Ma come lo applichiamo alla produzione? Un aiuto ci viene dal Giappone.

LEAN PRODUCTION – Qualche anno fa ci siamo posti una domanda fondamentale: come possiamo rimanere competitivi mantenendo intatta la nostra qualità di prodotto?

Dopo un periodo di ricerca, la risposta che ci siamo dati è stata la Lean Production.

La metodologia “Lean” (che letteralmente significa “snello”) nasce nelle case automobilistiche prendendo spunto dal modello di produzione del marchio Toyota. I motivi sono sempre gli stessi. Il mercato attuale vuole riduzione dei costi, elevati standard qualitativi, tempi di consegna sempre più rapidi, prodotti con brevi ciclo di vita, necessità di disporre di un ampia gamma di prodotto, personalizzazione sempre più spinta.

E allora: come rimanere in gioco?

CONCENTRATI SUL VALORE – Gli approcci tradizionali, hanno il loro pilastro principale nel taglio dei costi secondo un sistema rigido. Ma questo porta inevitabilmente ad un abbassamento nella qualità dei prodotti. Inoltre, si rischia la pericolosa formazione di una organizzazione poco dinamica e poco incline ai cambiamenti.

La produzione snella, o meglio ancora sarebbe a dire il “Lean Thinking” (pensiero snello) ha, invece, il suo pilastro fondante nella generazione di valore per il cliente. Attenzione: non è uno slogan pubblicitario! Si tratta di cambiare punto di vista.

Se fissarsi sul tagliare i costi, approccio molto “tradizionale”, porta a eliminare “meccanicamente” alcune attività (magari importanti) o ad abbassare la qualità. Pensare al cliente, invece, significa chiedersi: cosa porta maggiore valore per il cliente? Cosa no?

Questo fa cambiare ottica e sposta il focus dal singolo processo a tutte quelle attività, dalla progettazione alla consegna, che possono essere fonte di spreco e che quindi vanno necessariamente eliminate (sovrapproduzione, prodotti difettosi, trasporti, movimentazioni inutili, scorte e processi mal progettati).

Ecco alcuni spunti che potete approfondire:

  • VSM – Value Stream Map

Organizzazione Azienda Penta Systems arredi per negoziLa mappatura del flusso del valore è il primo e più importante, strumento Lean. Il primo da utilizzare in ordine di tempo, perché indica dove è più opportuno applicare gli altri. Si tratta di un insieme di tecniche e strumenti per migliorare la gestione a vista sul posto di lavoro (cartellonistica, bacheche, righe a terra, sistemi di controllo stati macchina, sistemi di identificazione materiali/attrezzature, ecc.).

  • PDCA – Plan-Do-Check-Act

Il ciclo di Deming è un modello studiato per il miglioramento continuo della qualità in un’ottica a lungo raggio.

P – Plan – Pianificazione.

D – Do – Esecuzione del programma, dapprima in contesti circoscritti.

C – Check – Test e controllo, studio e raccolta dei risultati e dei riscontri.

A – Act – Azione per rendere definitivo e/o migliorare il processo (estendere quanto testato dapprima in contesti circoscritti all’intera organizzazione)

  • TPenta Systems arredi su misuraecnica 5s

La tecnica “5S” è stata sviluppata in Toyota come guida operativa per l’organizzazione del posto di lavoro, la gestione a vista ed il mantenimento degli standard di ordine e pulizia. Il motto per le 5S è un posto per ogni cosa ed ogni cosa al suo posto

  • SMED – Single Minute Exchange of Die

Uno degli strumenti della Produzione Snella per ridurre gli sprechi in un processo manifatturiero. Fornisce un modo rapido ed efficiente volto alla riduzione dei tempi di setup.

  • TPM – Total Productive Maintenance 

Riguarda le tecniche e le metodologie per massimizzare l’efficienza degli impianti e dei macchinari focalizzando l’attenzione sulle attività di manutenzione.

  • Gestione a vista (supermarket, kanban)

Gestione efficiente degli ordini in Penta Systems arredi su misura per negoziRiguarda la modalità di gestione dei processi basata sul concetto che le informazioni sui parametri dello stato di avanzamento degli stessi debbano essere visibili e distribuite in tempo reale fra tutti gli operatori interessati.

 

Provare per credere! Nella mia azienda abbiamo finora implementato la Value Stream Map, la Metodologia 5S e il Kan Ban.

Lean Production in Penta Systems il contract del metallo per arredo negozi

Ma attenzione: il Lean thinking è un approccio che non si esaurisce con una procedura ma prevede una attenzione costante per un miglioramento nel corso del tempo, concetto riassunto con il temine giapponese Kaizen.

Infine, è di fondamentale importanza che tale filosofia venga interiorizzata da tutti gli operatori. Ognuno deve dare il proprio contributo nel mantenere il cambiamento effettuato e nell’apportare nuove idee. Questi forti cambiamenti stanno portando importanti risultati, in termini di abbassamento dei tempi di produzione, diminuzione dei costi ed incremento della qualità.

Ma tutto questo deve essere mantenuto nel tempo ed è responsabilità dell’azienda farsi carico di ciò.

Buon lavoro!

Cos’è l’Acciaio Cor-Ten? Te lo spiego in 6 punti

Acciaio Corten - arredo negozi

ALLO STATO GREZZO – Assieme al Ferro Nero Calamina e al Ferro Decapato l’Acciaio Corten è uno di quei materiali che, allo stato “grezzo”, rappresentano interessanti alternative ai trattamenti superficiali “classici” come, ad esempio, la verniciatura.

Non è un caso che, sempre più spesso, si vedano arredamenti in COR-TEN non solo in esterni ma anche per interni. Infatti, questo materiale unisce estetica a funzionalità (e non è solo un modo di dire). Le strutture in corten si distinguono dal semplice effetto ruggine del “ferro” (il nostro ingegnere lo definisce un “processo materico”).

La sua caratteristica principale è l’ottima resistenza alla corrosione degli agenti atmosferici: la naturale ossidazione si assesta formando una patina protettiva che non si modifica più nel tempo. Inoltre, l’elevata resistenza meccanica permette impieghi strutturali che ben si combinano con le necessità estetiche di alcuni elementi architettonici.

OSSIDAZIONE – Possiamo dire che questo materiale mette d’accordo architetti e ingegneri (cosa rara, mi dicono). Le sfumature che si generano a seguito del processo di ossidazione sono uniche e inimitabili ma, soprattutto, garantiscono delle opere uniche. Infatti, sebbene il processo di ossidazione sia praticamente sempre lo stesso, il risultato finale non si può controllare (per fortuna!) e ogni prodotto risulta a sé stante.

Ora, vorrei porre l’attenzione su un particolare: i tempi.

I tempi di ossidazione non sono immediati e, per ottenere una finitura ben fatta, devi considerare che ci vogliono almeno 10 giorni, il tempo necessario affinché il materiale si ossidi e crei quella patina che ne garantirà la stabilità nel tempo.

Spesso mi chiedono questo tipo di finiture in due giorni. Bene, devi sapere che non è possibile e, se qualcuno ti propone un trattamento in tempi così brevi, diffida sempre. Il risultato sarà scadente e l’ossido appena accennato.

Forse ti stai chiedendo: ma il Corten non nasce così? Perché aspettare che si ossidi?

Quando noi “fabbri” acquistiamo la materia prima questa non presenta ossidazione ma risulta “bella” e priva di ruggine per poter permettere che sia lavorata, saldata e piegata. Solitamente, viene fatto ossidare il prodotto finito, in alternativa è possibile eseguire il trattamento sulle barre o sulle lastre, prima delle lavorazioni meccaniche ma, onestamente, nella mia azienda preferiamo trattare il manufatto alla fine di tutta la lavorazione.

Altra questione su cui vorrei mettere l’accento: il corten non è l’acciaio al carbonio ossidato. Fai attenzione, perché il risultato estetico, in un primo periodo, si presenta in modo molto simile.

Dopo la stabilizzazione, il corten, come detto sopra, resiste alla corrosione mentre il “ferro” (acciaio al carbonio) assolutamente no. La tenuta dell’acciaio al carbonio, sebbene protetto con verniciatura o cera come ho già anticipato in un articolo precedente, è limitata, poi incorrerai in fenomeni di sfarinatura e scrostamento. A questo punto, facciamo un breve chiarimento sul materiale.

IL MATERIALE – Se hai letto i miei articoli precedenti, dovresti avere un po’ più di chiarezza sull’uso di parole come ferro, acciaio, inox. Facciamo un veloce riassunto.

Quando si parla di elementi in Ferro si intende, solitamente, Acciaio al Carbonio (o semplicemente “Acciaio”) cioè una lega di Ferro e Carbonio. Se si inseriscono degli altri elementi al posto del carbonio si ottengono caratteristiche diverse. Puoi ottenere l’Acciaio Inox (o semplicemente “Inox”, se vuoi approfondire leggi qui) o Acciaio Corten (o semplicemente “Corten” o “Cor-ten”).

L’acciaio COR-TEN è una lega che contiene, oltre al ferro, rame, cromo, fosforo, nichel ed eventuali altri elementi. Ti stai chiedendo il perché di questo e del perché venga spesso scritto con un trattino? Ebbene, il nome deriva proprio dalle sue caratteristiche principali:

– elevata resistenza alla corrosione (CORrosion resistance)

– elevata resistenza meccanica (TENsile strength)

Come l’Inox, anche il Corten si auto-protegge formando uno strato “passivante”. Entrambi si comportano in modo molto diverso dall’Acciaio al Carbonio. Quest’ultimo, quando si ossida, forma uno strato poroso e incoerente che non riesce a proteggere il metallo sottostante. Inox e Corten, invece, formano uno strato superficiale aderente che protegge perfettamente il materiale.

Ma perché dovrebbero darti Ferro anziché Corten?

I profili in ferro sono più commerciali e reperibili, sempre disponibili a magazzino, perciò, a livello produttivo, è tutto più semplice. Nel dubbio, chiedi i certificati al fabbro e assicurati che sia Acciaio Corten e non semplicemente Acciaio al Carbonio ossidato.

RIASSUNTO – Facciamo chiarezza in 6 punti:

  1. Il Corten è un materiale, non una finitura
  2. Le sue peculiarità sono resistenza meccanica e resistenza alla corrosione
  3. Allo stato grezzo il materiale non è ossidato
  4. Occorrono almeno 10 giorni per un lavoro fatto a regola d’arte
  5. L’acciaio Corten unisce estetica e funzionalità
  6. Se vuoi una garanzia che il materiale si davvero quello che ti dicono, richiedi un certificato della materia prima

TRATTAMENTO – Ultimo ma non per importanza è il trattamento superficiale di finitura:

– se il prodotto è pensato per un uso in esterni, il bello di questo materiale è che lo puoi lasciare così com’è, l’ossido è auto-protettivo e garantirà la stabilità nel tempo;

– se il prodotto è pensato per un uso in interni è consigliabile un trattamento come ceratura o verniciatura (dopo opportuna stabilizzazione del materiale) per evitare “sfarinamenti” al tatto.

Spero di averti aiutato a fare chiarezza su questo materiale e a quali particolari fare attenzione quando ti rivolgi a un fornitore.

Se vuoi chiedermi qualche informazione in più o sapere cosa possiamo fare per te, non esitare a contattarmi, ti risponderò al più presto.

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Ecco gli argomenti che ho già trattato: